Muscolo Sartorio: anatomia, funzione ed esercizi

Sartorio

Sconosciuto a molti, il muscolo sartorio è il muscolo più lungo del corpo umano e prende il nome dalla tipica posizione dei sarti con le gambe accavallate, movimento che appunto richiede la sua funzione. Partendo dall’anatomia andremo a conoscere a quali azioni è deputato e in quali esercizi è coinvolto in palestra.

Anatomia del sartorio

Sartorio anatomia

Origine Inserzione Azione
Spina iliaca antero superiore Parte mediale del ginocchio, condilo della tibia Flette, abduce ed extraruota il femore
Flette ed intraruota il ginocchio (quando è flesso)

Il sartorio presenta una forma stretta e allungata, si trova nella parte anteriore della coscia e ha origine dalla spina iliaca antero-superiore e decorre obliquamente dall’alto al basso e dall’esterno all’interno della coscia fino alla parte mediale del ginocchio, dove trova la sua inserzione nel condilo mediale della tibia, con un tendine in comune con quello del muscolo gracile e del semitendinoso, il quale per la sua forma prende il nome di “zampa d’oca”.

Coinvolgendo sia l’articolazione coxo-femorale sia quella del ginocchio, ed agendo su entrambe, viene considerato un muscolo biarticolare.

Funzioni anatomiche del sartorio

Le funzioni del sartorio possono dividersi in due categorie in base all’articolazione coinvolta:

  • Movimenti dell’articolazione dell’anca: flessione, abduzione ed extrarotazione
  • Movimenti dell’articolazione del ginocchio: flessione ed intrarotazione (che può avvenire solo ed esclusivamente a ginocchio flesso)

Esercizi e muscolo sartorio

Muscolo sartorio

Date le numerose funzioni cui adibisce (oltre a quelle elencate in precedenza funge da muscolo stabilizzatore soprattutto in esercizi monopodalici), è coinvolto in gran parte degli esercizi multi articolari per gli arti inferiori come: squat, affondi, stacchi sumo.

Difficilmente è un muscolo alla quale si pone attenzione in palestra e al quale gli si vuole dedicare esercizi appositi, inoltre lavora in sinergia con altri muscoli e isolarlo e “sentirlo” lavorare nello specifico risulta improbabile. Tuttavia ci sono alcuni esercizi in cui le sue funzioni sono esplicate più “specificamente”e di conseguenza il muscolo sarà allenato pur se non “sentito”. Alcuni di questi esercizi sono:

  • Abduzioni d’anca, è possibile effettuarli all’apposito macchinario (abductor machine) o da terra con l’utilizzo di un elastico o una cavigliera con pesi come resistenza
  • Abduzione ed extrarorazione d’anca, da sdraiato su un fianco con ginocchia e anca semiflesse con l’utilizzo di un elastico come resistenza, quest’esercizio coinvolge in modo particolare il medio gluteo
  • Crunch inverso, in tutte le sue varianti (alla sbarra, su panca); esercizio svolto principalmente per i muscoli addominali, dove comunque vi è il coinvolgimento del sartorio poiché l’esercizio prevede una flessione d’anca
  • Leg curl, svolto principalmente per gli ischiocrurali, ma come abbiamo visto la flessione di gamba è anche compito del sartorio perciò lavorerà anch’esso.

Note sull’autore

Davide Ventura.

Studente di Scienze motorie. Da sempre appassionato di resistance training e all’approccio scientifico inerente all’allenamento e tutto ciò che lo riguarda.

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Andrea Roncari

Professore universitario a contratto all'università di Pavia. Fisioterapista specializzato nei disturbi muscolo-scheletrici e sportivi. Laureato in scienze motorie e Personal Trainer Maggiori informazioni

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