Dopamina: cos’è, funzioni, effetti

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Conosciuta come sostanza del piacere, la dopamina (DA) è un importante neurotrasmettitore appartenente alla famiglia delle catecolamine.

La dopamina modula numerose funzioni sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico, è dunque fondamentale per l’equilibrio psicofisico. Quest’ammina è alla base del ‘’reward system’’, ovvero il circuito della ricompensa, che consiste nel ripetere le azioni che hanno prodotto sensazioni di gratificazione e benessere

Analizzeremo l’importanza che ricopre la dopamina all’interno del nostro organismo, soffermandoci sulle funzioni e sugli effetti prodotti sul nostro corpo. 

Che cos’è la dopamina?

La dopamina è un neurotrasmettitore endogeno che viene sintetizzato e accumulato all’interno del cervello nei neuroni dopaminergici, localizzati principalmente nella substantia nigra (pars compacta), nell’area tegmentale ventrale, nei gangli della base e nell’amigdala. In misura minore, questo neuromodulatore è anche prodotto dalla porzione midollare delle ghiandole surrenali

La biosintesi della dopamina avviene in 4 passaggi chiave, a partire dall’amminoacido L-fenilalanina che viene convertito in L-tirosina e successivamente in L-DOPA. Infine, L-DOPA subisce una reazione di decarbossilazione (perdita gruppo COOH) e diventa dopamina.

Dopo esser stata sintetizzata, la dopamina viene stoccata all’interno delle vescicole sinaptiche. In seguito all’impulso nervoso, le vescicole riversano nello spazio sinaptico la dopamina, che si lega ai recettori posti sulla membrana postsinaptica trasmettendo il segnale alla cellula che lo deve ricevere. La dopamina in eccesso viene riassorbita nella membrana presinaptica attraverso un meccanismo definito ricaptazione.

La dopamina è anche precursore di altri neurotrasmettitori, noradrenalina e adrenalina. Questi tre composti chimici appartengono alla classe delle catecolamine, caratterizzate da un gruppo amminico e dalla presenza di un anello fenolico.

Funzioni ed effetti della dopamina

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La dopamina esercita i propri effetti in base al tipo di recettore dopaminergico con il quale si lega. Sono noti 5 tipi di recettori suddivisi in due famiglie denominate D1 e D2, distribuiti in varie aree del sistema nervoso centrale dove sono responsabili delle varie azioni fisiologiche della dopamina. 

Nella tabella sottostante sono riassunte le funzioni della dopamina sui diversi sistemi ed apparati del nostro corpo. 

Apparato locomotore  Regola movimento e capacità motoria, in particolare la rapidità e la coordinazione.
Sistema endocrino Inibisce la secrezione dell’ormone prolattina da parte del lobo anteriore dell’ipofisi, in questo caso ricopre la funzione di neuro-ormone. 
Ciclo sonno-veglia Partecipa alla regolazione del ritmo circadiano, il cui ruolo centrale spetta all’ipofisi.
SNC: funzioni cognitive  Ha un ruolo importantissimo nella capacità di attenzione, nell’apprendimento, nel ragionamento e nella memoria.
SNC e SNP: dolore Secondo alcuni studi è responsabile di sensazioni dolorose che caratterizzano: fibromialgia, sindrome delle gambe senza riposo e sindrome della bocca urente.
Sistema cardiocircolatorio  Provoca vasodilatazione e aumento del flusso sanguigno con conseguente innalzamento della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco.
Controllo motivazionale Ha un ruolo chiave nell’apprendere quali azioni corrispondono all’ottenimento di ricompense positive evitando quelle negative, una sorta di plasticità sinaptica.
Apparato gastrointestinale  Favorisce la motilità intestinale, controlla le sensazioni di nausea e vomito. 
Apparato urinario  Stimola l’escrezione del sodio (Na) con le urine.

Alterazioni della trasmissione dopaminergica sono correlate a gravi disturbi come il morbo di Parkinson, la schizofrenia, la depressione e la dipendenza da droghe.

Come stimolare la produzione di dopamina?

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Un adeguato funzionamento del nostro sistema nervoso dipende in larga parte da adeguati livelli di dopamina. Questa molecola ci fornisce una stima dinamica del se valga la pena spendere una risorsa interna limitata, come: energia, attenzione o tempo

Ma come possiamo aiutare il nostro corpo, in modo naturale, a mantenere in equilibrio quest’importantissimo neurotrasmettitore?

  • Alimentazione: possiamo stimolare in maniera indiretta la produzione di dopamina, consumando livelli adeguati dei suoi precursori cioè L-tirosina e L-fenilalanina, due amminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine ingerite con la dieta che si ritrovano in: carne, latticini, legumi, semi, frutta secca e cioccolato fondente. Altrettando importante è consumare alimenti ricchi di vitamine (frutta e verdura) e acidi grassi omega-3 che si trovano maggiormente nel pesce azzurro;
  • Attività fisica regolare: quando terminiamo un allenamento, ci sentiamo appagati e di buonumore grazie al rilascio di importanti sostanze chimiche nel cervello, tra cui la dopamina;
  • Riposarsi a sufficienza: dormire è un bisogno primario che assicura una buona salute mentale e fisica, uno studio ha confermato che la dopamina inibisce gli effetti della noradrenalina con una diminuzione del rilascio di melatonina nelle prime ore del mattino favorendo il risveglio;
  • Attività sessuale: un’attività sessuale appagante favorisce il rilascio di dopamina da parte del cervello;
  • Ascoltare musica: alcuni studi di brain-imaging hanno rilevato che durante l’ascolto di melodie aumenta l’attività di alcune aree del cervello ricche di recettori dopaminergici;
  • Eubiosi del microbiota: la salute della flora intestinale è strettamente collegata al sistema nervoso, nel cosiddetto asse gut-brain (intestino-cervello). 

Probabilmente, avrai sentito parlare di integratori che aumentano la dopamina, tra questi troviamo:

  • gingko biloba,
  • mucuna pruriens (fagiolo di velluto),
  • rhodiola rosea (pianta asiatica).

È bene sapere che integratori e nutrizione vanno quasi sempre di pari passo. Ciò significa che la necessità di integrazione è influenzata da ciò che mangi. Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che ne confermino l’efficacia, se ti hanno incuriosito valutane l’assunzione insieme al tuo medico.  

Come capire se hai la dopamina bassa? Come rimediare?

Un basso livello di dopamina è spesso collegato ad una ridotta motivazione e scarso entusiasmo per eventi che normalmente dovrebbero indurre appagamento, si può manifestare con:

  • Stati depressivi o apatia;
  • Calo di energia e stanchezza;
  • Difficoltà a concentrarsi e vuoti di memoria;
  • Disturbi motori e disturbi del sonno;
  • Scarso desiderio sessuale.

Una delle più note patologie associate alla riduzione della dopamina è il morbo di Parkinson, tale riduzione è causata dalla degenerazione progressiva dei neuroni dopaminergici con conseguenze evidenti come il classico tremore a riposo, la bradicinesia (lentezza nei movimenti) e la perdita d’equilibrio.

Riassumendo, in condizioni non patologiche, una dieta bilanciata e uno stile di vita sano possono aiutarti a mantenere in buona salute il sistema nervoso e dunque anche i livelli di dopamina.

Mantieni uno stile di vita attivo e poniti sempre obiettivi nuovi da raggiungere, se ti sentirai in forma, sarai motivato e continuerai per il verso giusto grazie alla spinta naturale della dopamina!

 

Bibliografia

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Note sull’autrice: Valentina Idà

Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano.

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Andrea Biasci

Fondatore del Project inVictus e autore di Project Nutrition, il libro sulla nutrizione con più di 90 000 copie vendute, che unisce la teoria alla pratica su base scientifica. Laureato in Scienze Motorie e nella magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Per anni è stato Professore Universitario a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Maggiori informazioni

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