Aminoacidi insulinogenici

Aminoacidi insulinogenici

Da sempre è conosciuta l’influenza che hanno i carboidrati sull’insulina. Mangiamo zuccheri > la glicemia si alza > si attiva l’insulina per riportare i parametri nella norma (permettendo alle cellule di capitare più glucosio). Non tutti sanno che anche le proteine, pur non modificando la glicemia, hanno questo effetto. A causarlo sono gli aminoacidi insulinogenici.

Questo tipo particolare di aminoacidi stimola buona parte delle cellule del pancreas, da una parta quelle beta dell’insulina, ma dall’altra anche quelle alfa del glucagone. Perché se si alza l’insulina e gli zuccheri non aumentano, rischiamo d’andare in ipoglicemia. Così le proteine attivano due ormoni (in realtà molti di più come vedremo a breve) antagonisti: insulina e glucagone.

Ma perché gli aminoacidi insulinogenici attivano l’insulina?

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La risposta è semplice. Un muscolo è composto al 20% da proteine. Queste sono formate al 35% dagli aminoacidi ramificati. Quest’ultimi oltre ad avere la capacità d’arrivare subito al muscolo senza venir metabolizzati dal fegato (che non possiede l’enzima BCAA amino transferasi), hanno anche un forte potere insulinogenico. Se non avessero questa capacità un loro eccesso ematico (dato da un pasto proteico) non potrebbe mai venir sfruttato dai miociti, i quali senza insulina hanno una bassa capacità basale di captare gli aminoacidi.

L’insulina aumenta così la capacità delle cellule di fare entrare gli amminoacidi e quest’ultimi hanno un’azione diretta nello stimolarla (soprattutto arginina e BCAA).

Ma non finisce qui, un pasto proteico stimola anche la produzione, oltre che dell’insulina e del glucagone, anche del GH dell’IGF-1 e del testosterone.
Un pasto misto (carboidrati e proteine) o un pasto prevalentemente proteico, sono fortemente anabolici perché attivano buona parte degli ormoni (insulina, GH, IGF-1, Testosterone) utili a potenziare la sintesi proteica.

Oltre a questo migliorano anche la sensibilità insulinica, combattendo così l’insulino resistenza, questo avviene perché l’ormone pancreatico viene stimolato senza un aumento degli zuccheri nel sangue.

Aminoacidi insulinogenici: conclusioni

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Abbiamo sempre avuto paura dell’insulina come di un ormone che ci fa ingrassare. In realtà non è ne l’insulina ne sono i carboidrati a farlo ma semplicemente l’eccesso calorico. Anzi questo ormone se correttamente stimolato ha un ruolo importante sull’accelerare il metabolismo e sul migliorare la composizione corporea.

Rispetto all’insulina i macronutrienti hanno un valore simbolico che indica quanto riescono a stimolarla:

  • glucidi: 100
  • proteine: 50
  • grassi: 10

Nel pratico la questione è molto complessa perché un mix di macronutrienti altera i valori. Per esempio la pasta integrale stimola di più l’insulina, rispetto a quella raffinata, perché ha più proteine. I latticini sono tra gli alimenti più insulinogenici (grazie alla composizione dei loro aminoacidi), uova e carne hanno un indice insulinico maggiore della pastasciutta. Insomma il discorso rimane complesso.

Per concludere, non è tanto quanta insulina viene stimolata con un pasto a preoccuparci, ma piuttosto come si relazione con gli altri ormoni, perché è l’insieme dei fattori a decretare il risultato. 

Come sempre nell’alimentazione, ma probabilmente in tutto, trovare un solo colpevole è la strada migliore per semplificarci la vita, senza tuttavia aver capito niente della questione.

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Andrea Biasci

Fondatore del Project inVictus e autore di Project Nutrition, il libro sulla nutrizione con più di 90 000 copie vendute, che unisce la teoria alla pratica su base scientifica. Laureato in Scienze Motorie e nella magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Per anni è stato Professore Universitario a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Maggiori informazioni

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