Stretching: cos’è, benefici ed esercizi

In questo articolo parleremo dello stretching, cos’è, quali sono i suoi benefici e quali esercizi fare per iniziare con lo stretching.

Cos’è lo stretching?

Sul cos’è lo stretching penso che siamo tutti d’accordo sul dire che è una pratica attraverso la quale poniamo in allungamento le nostre strutture muscolari, tendinee, ossee e nervose. Ogni posizione può essere diversa dall’altra, ma alla base c’è una pratica che pone il corpo in posizioni di allungamento atte a migliorare la flessibilità di una o più muscolature.

Detto ciò, iniziamo subito con questa domanda: perchè fare stretching?

Perchè fa bene, perché migliora la performance, e poi lo si è sempre fatto, lo fanno i giocatori di calcio prima d’entrare in campo, lo fanno tutti gli altri sportivi prima e dopo l’allenamento, lo fai a pilates ed a yoga.

Insomma val veramente la pena di perdere tempo nel domandarsi perchè facciamo stretching? Incredibilmente sì, vediamo perchè.

Quali sono gli effetti benefici dello stretching? A cosa serve?

Una regolare attività di stretching può portare numerosi benefici, tra i quali.

  1. Miglior mobilità articolare e salute delle articolazioni.
  2. Più libertà di movimento.
  3. Minor rischio di incorrere in infortuni.
  4. Aumento delle performance.

Questi 4 punti sono punti che meritano in ogni caso un approfondimento perchè a seconda del contesto possono essere più o meno veri.

Lo stretching migliora la mobilità articolare e la salute delle articolazioni.

Questo è sicuramente vero visto che per mobilità articolare intendiamo la capacità di muovere una determinata articolazione attraverso il suo range di movimento, e se questa articolazione non gode di buona flessibilità (qualità allenabile attraverso lo stretching) sarà impossibile muoverla in maniera consona. Da quì deriva che una articolazione in salute sarà di sicuro una articolazione anche flessibile visto che questa qualità le permetterà di muoversi nel corso del tempo: dovesse perdere flessibilità, potrebbe essere meno in grado di muoversi.

Lo stretching garantisce più libertà di movimento.

Anche questo è vero, molto spesso non si riesce a muovere il proprio corpo per dei limiti di flessibilità che non ci consentono di esprimere un determinato gesto sportivo o movimento di vita quotidiana. L’allungamento muscolare in questo senso può migliorare la flessibilità delle articolazioni, consentendoci di preservarle nella miglior maniera possibile nel tempo.

Minor rischio di incorrere in infortuni.

La probabilità di incorrere in infortuni può dipendere, in una sua piccola parte, dall’equilibrio delle forze che agiscono su una data articolazione. Se queste forze muscolari non sono bilanciate, ed una parte è spropositamente più rigida dell’altra o delle altre, l’articolazione sarà inevitabilmente non in equilibrio, esponendosi così ad un rischio di infortunio. Mantenere un buono stato di allungamento muscolare può prevenire queste condizioni e quindi porre il corpo al riparo da infortuni, anche se è assolutamente necessario dire che questa può essere una causa, ma non la sola ed unica causa di infortuni.

Aumento della performance.

Questo dipende. Dipende di che performance parliamo. Se come attività sportiva si praticano discipline dove è richiesto un ottimo livello di flessibilità (arti marziali, ginnastica, yoga, calisthenics, ecc.) allora un aumento della flessibilità andrà sicuramente ad agire in modo positivo sulla performance. Se si parla di performance di forza dove è richiesto un grande impegno muscolo/neurale nell’immediato invece, lo stretching non aumenta la performance ma anzi sembra diminuirla, visto che un allungamento di tipo passivo e sostenuto per diversi secondi subito prima di una performance di forza possa inibire la contrazione muscolare e portare a dei cali di performance.

Per concludere, lo stretching può essere un ottimo alleato per la costruzione di un corpo sano e flessibile nel tempo, con dei benefici tremendi non solo da un punto di vista prestativo (riuscire a coprire i range di movimento che si vogliono) ma anche salutare, visto che avere una buona mobilità articolare può giovare a qualunque età ed in qualunque disciplina, anzi, direi che ne è la base!

In alcune circostanze però ricordatevi che non è una pratica che risolve tutti i vostri problemi o aumenta la vostra performance.

Quali sono gli esercizi di stretching?

Esistono davvero tantissimi esercizi di stretching. Per avere un corpo ben flessibile potete fare questi 3.

Squat

Lo squat è un movimento davvero semplice ma che richiede una eccellente flessibilità della parte inferiore del corpo. Oltre a migliorare la flessibilità vi aiuta anche a migliorare la forza ed il tono muscolare della parte inferiore del corpo, il che è super utile.

Pullover Stretch

Il pullover stretch è un ottimo esercizio per la flessibilità delle spalle e della spina dorsale, se fatto a modo. Fate in modo di non utilizzare un peso eccessivo, di arcare bene la schiena e di mantenere le braccia tese. Quì lo scopo è quello di trovare un più profondo allungamento, non quello di fare ipetrofia o alzare più peso possibile.

Overhead lunge

Questo è un affondo profondo dove mantieni qualcosa (dei pesi, un bilanciere, uno stick) sopra la testa a braccia tese. Non tenere la presa troppo stretta: leggermente più larga delle spalle è quello che vuoi fare. Scendi in un affondo più profondo che riesci a gestire, resta 2″, poi torna su, e ripeti per 6/10 ripetizioni per lato.

Questi sono i 3 esercizi base che vuoi fare per avere un’ottima flessibilità della parte inferiore e superiore del corpo e lavorare così sulla flessibilità di tutto il corpo. Sono semplici, ma ti possono aiutare tantissimo.

Speriamo in questo articolo di averti spiegato cosa è lo stretching, quali sono i suoi benefici, e quali esercizi di stretching puoi fare per migliorare.

Buon allungamento.

 

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Elia Bartolini

Classe 1994, Elia inizia come appassionato di Fitness in generale, per poi conoscere il Calisthenics dopo pochi anni.  Nel 2015 fonda il suo sito Bodyweight Arena, dove pubblica il frutto del suo lavoro e delle sue ricerche in ambito allenamento corpo libero, mobilità articolare e tanto altro. La sua passione per la divulgazione delle sue esperienze lo porta a scrivere articoli anche per un noto portale Italiano di allenamento, il Project Invictus.  Nel 2017 inizia a frequentare la scuola di verticalismo di Londra, dove continua ad approfondire le sue conoscenze. Da anni, organizza eventi riguardanti l’allenamento a corpo libero che attirano partecipanti da tutta Italia. Maggiori informazioni

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