La suicide grip

I canoni tecnici che ti vengono proposti con il nostro modo di allenarsi non sono sicuramente un diktat ma una logica conseguenza dell’impostazione proposta: estetica del gesto, stile, funzionalità per lo sviluppo della forza e dell’ipertrofia, sicurezza. Se hai un minimo di buon senso puoi sicuramente adattarli, modificarli o inventartene altri analogamente utili (poi, magari, ne discutiamo insieme…). Un solo aspetto è, però, inderogabile: l’impugnatura (*) del bilanciere nella panca, nella military press e nei manubri.
A sinistra nella figura sottostante una impugnatura standard, o normale, o classica con il pollice che avvolge il bilanciere: ci sono alcune varianti, carpea, bulldog, giapponese ma sono tutte dedicate a chi fa panca a livello competitivo, per quello che ti riguarda tu devi afferrare il bilanciere facendo il pungno, fine.

A destra, invece, quella che non devi mai utilizzare, una impugnatura dove il pollice non avvolge il bilanciere: questa è definita “suicide grip” e basta che scrivi su youtube “bench press suicide grip”, “bench press accident” o “bench press injury” per goderti dei terrificanti video di bilancieri che volano sul collo o sul torace.
C’è un motivo se la chiamano così…
Nella figura sotto riportata un esempio di ciò che accade: considera che i fotogrammi sono consecutivi, cioè c’è 1/30 di secondo fra uno e un altro, in altre parole il patatrak è rapidissimo, non c’è modo di riprendersi! Alcuni non si fanno nulla perché ci sono le barre di sicurezza (a cui è dedicato un articolo), altri come questo ragazzo di sicuro hanno sentito molto male (lui si rialza, per la serie “tutto a posto, non mi sono fatto niente, anzi, è stato divertentissimo”), qualcuno non l’ha raccontata a casa.

Una mano è più sudata dell’altra, nella spinta si inclina e… bang! Il bilanciere viene giù velocissimo senza che lo spotter abbia il tempo di intervenire. Ora, come sempre, “a me non è mai capitato” non è un buon criterio di scelta. Nelle gare di powerlifting la suicide grip è proibita, proprio per la pericolosità: già che certe volte il bilanciere scappa via dalle mani anche con una presa non da suicidio… mettiamoci anche quella!
Al termine dell’articolo una piccola raccolta di video sul tema: il fatto che più i social diventano pervasivi e più si trovano video del genere dovrebbe indicare che l’evento è meno raro di quanto si pensi.
Considera poi che per avere questi video devono verificarsi delle congiunture astrali non da poco:
- Ci deve essere qualcuno che si fa male mentre fa la panca con la suicide grip
- Ci deve essere qualcuno che riprende questo tizio nel preciso momento
- Il video deve avere il consenso ad essere messo su internet
- Il video deve essere indicizzato in modo tale che possa essere ricercato, titolo e tag appropriati etc etc, altrimenti è come se non esistesse
Ma perché la suicide grip?
Ora, se c’è anche la minima probabilità di spappolarsi il collo o il torace, perché utilizzare questa presa? È proprio il nome stesso che dovrebbe far desistere! Eppure, c’è tutta una corrente di pensiero che giustifica il pollice non avvolgente con una serie di motivazioni e queste vanno analizzate.
Se si scartabella un po’ la Rete si ritrovano bene o male queste motivazioni:
- Maggior confort
- Mette il polso in una posizione più neutra
- Permette di mantenere i gomiti più vicini al torace, permettendo una assetto migliore per le spalle
- Bilanciere posizionato sulla mano in maniera più confortevole, più sul carpo
- Bilanciere in linea con radio e ulna
- Miglior isolamento dei muscoli coinvolti nella panca
- Maggior attivazione dei tricipiti
A parte le ultime due, si parla di “sentire meglio” il movimento, il che sicuramente è vero in chi la utilizza ed infatti ci sono tantissimi video che hanno quel retrogusto macho (un mix di urina e puzzo di piedi) dove baldanzosi giovanotti mostrano come fanno, senza morire ma con successo, la panca con carichi anche elevati e tutti mossi con la suicide grip.
Partiamo perciò dal presupposto che queste discussioni sono fatte fra chi da una vita usa la suicide grip e chi no, non per la scelta per un novello principiante. Perciò “maggior confort” implica anche “se faccio nell’altro modo mi trovo male” ed infatti è così se la usi da anni: anche l’impugnatura è uno stimolo e tu ti adatti a questa, cambiare provoca un diverso equilibrio con la classica e fastidiosa uscita dalla tua zona di confort e l’allenamento non è soddisfacente. Addirittura, per cambiare impugnatura dovresti per un po’ scaricare per creare una minor difficoltà motoria dato che ne hai un’altra aggiuntiva, ma scaricare significa per il palestrato medio innescare una sindrome depressiva, e così suicide grip forever.
Tutte quelle motivazioni sono senza senso: prendi uno che fa da anni una presa standard con ottimi risultati e fagli usare la suicide grip. Ti dirà che non la vuole utilizzare e che la sua è migliore praticamente per gli stessi identici motivi.
Per le ultime due motivazioni, siamo nella fanta-fisiologia che utilizza fanta-EMG. Non esistono studi che mostrano tutto questo perché si tratterebbe di esporre dei soggetti ad un rischio e sarebbe eticamente scorretto o, quanto meno, poi l’assicurazione non pagherebbe il risarcimento dei danni.
Pertanto “maggior attivazione” si legge con “sento una maggior attivazione” che spesso è “sento delle voci che mi dicono che ho una maggiore attivazione”.
Ma i pro…
Veniamo, invece, a quello che per me è il vero motivo dell’utilizzo della suicide grip: “l’emulazione dell’autorità”. Lo dico in maniera più semplice: “faccio così perché lui che è grosso fa così e non si è mai fatto male”, “faccio così perché i pro fanno così e li vedo da anni fare così”, “faccio così perché Arnold faceva così ed è ancora vivo”.

A questo proposito, una foto mitica di Arnold che a muscle beach fa panca inclinata a 45° con probabili 130 kg (ci sono cresciuto con queste immagini). Lasciamo stare la cassetta per la frutta come solido appoggio per i piedi, o la panchetta con gli appoggi per il bilanciere strettissimi e tutt’altro che sicuri, Arnold usa una suicide grip, qui come in praticamente tutti i video dove allena con il bilanciere la parte superiore del corpo.
E se la usa Arnold…
Ora, semplicemente, se tu mi contesti l’uso della suicide grip con “Arnold la usava…” è banale silurarti con “ok, ma tu sei Arnold?”. Ammettiamo che ci sia un motivo plausibile perché un pro la usi, tu sei un pro? Hai l’esperienza di un pro per usarla? Fine dei giochi.
Si fa così perché si è sempre fatto così!
Ma poi, indaghiamo un po’ su questa storiella. In un numero della newsletter di Arnold, che puoi leggere qui, c’è una domanda interessante con una risposta ancora più interessante. Cito proprio l’originale:
Q: “When you do bench press your thumb isn’t wrapped around the bar, when I looked it up people said you shouldn’t train like this in fear of the bar falling on your chest. What was your reason for doing it this way, did it help you lift more or allow the pecs to contract more? Did you ever have the bar fall on you?”
A: “That’s called the suicide grip. I could give you a whole page of reasons why I did it, but this newsletter is all about being honest. The reality is, there was no reason, and I mainly did it on the incline bench just because it felt good. But it is called the suicide grip for a reason. Only do this if you have a spotter with you, and make sure you have a real spotter, not someone looking at their Instagram while you unrack the weight. People love to make up the reasons for things in fitness. They tell big stories. Don’t worry about all of that. Do what feels good and keeps you training.”
Penso non ci sia risposta migliore: non c’era un vero motivo, Arnold faceva così perché andava bene a lui, non per chissà quale recondito motivo segreto che gli permetteva un maggior sviluppo ipertrofico.
Poiché lui faceva così e lui era un mito, ha creato un esercito di emulatori che hanno continuato a fare così e via fino ad oggi, tanto che “si dice” che la suicide grip, “false grip” è la sua definizione politically correct così i bambini possono sentire, sia l’impugnatura tipica degli esercizi del bodybuilding.
In realtà è solo “emozione” che viene razionalizzata: ci deve essere un motivo reale. Che però non c’è perché basta poco per cambiare dove sta il pollice, anche se da anni era dietro al bilanciere. Del resto, c’è chi cambia mano prona nello stacco in presa mista o chi impara ad usare la presa ad uncinao, a dimostrazione che tutto si può fare se si vuole.
Perciò, il mio invito è a non farti perculare (**) rimanendo sempre critico.
È possibile sbagliare? Ma certo, però…
Nel campo degli esplosivi c’è un detto: “con gli esplosivi è possibile sbagliare, ma difficilmente si commette lo stesso errore due volte”. L’unica volta che la suicide grip cede paghi per tutte le volte che non è successo: non ne vale la pena, davvero.
Poi, fai come vuoi, in fondo il torace e la gola sono tuoi.
(*) Metto qui una precisazione per iniziati, troppo pallosa per inserirla nel testo principale. Si intende per “presa” il contatto più o meno saldo di una o più parti del corpo con un determinato attrezzo mentre si definisce “impugnatura” una presa fatta con una o due mani, in maniera solida.
Sebbene queste terminologie siano importanti, spesso sono l’unica cosa che permette “a chi sa” di farlo vedere, tipo riprendere chi utilizza “flessioni” perché in realtà sono “piegamenti” o chi dice “capriola” mentre si dice “capovolta”.
In inglese il termine è, da quanto vedo, sempre “grip”, presa, perché “handle”, impugnatura, non si ritrova mai (magari sbagliano anche gli yankee…)
(**) il termine è tecnico e sicuramente di difficile comprensione
Suicide Grip Movie
- https://www.youtube.com/shorts/0oIjF8n9pTs
- https://www.youtube.com/watch?v=WTY7acSgc30 – minuto 7:22
- https://www.youtube.com/watch?v=cSJCDcAKShA
- https://youtu.be/MpuQnm54a8Y
- https://www.youtube.com/shorts/a7DzHPQoj8Q
- https://www.youtube.com/shorts/BVEaczddMZU
- https://www.youtube.com/watch?v=pycH9OWnsXo
- https://www.youtube.com/shorts/UrBoMzI3ra4
- https://www.youtube.com/shorts/zRr_yY6NxmA